#roadtoplayoff: appendice alle “quattro chiacchiere con”… Paolo Redi (telecronista Sky Sport serie A2)

In occasione dell’aritmetica qualificazione ai play-off, questa settimana iniziamo la marcia di avvicinamento alla post-season facendo quattro chiacchiere con un ospite d’eccezione: il telecronista di Sky Sport che racconta ogni domenica le partite della Serie A2 di pallacanestro agli appassionati della palla a spicchi nazionale, Paolo Redi. Quest’anno in realtà, vista la presenza ad Est più che ad Ovest di grandissime piazze del basket italiano, Sky si è concentrata maggiormente alla trasmissione delle partite del girone orientale, con un occhio di riguardo soprattutto per le due bolognesi, e trasmetterà inoltre venerdì sera la diretta proprio del derby di basket-city, sfida affascinante nonché di grande interesse anche per la nostra Effe in vista post-season. Abbiamo chiesto a Paolo quindi, un suo parere sulla regular season che sta per concludersi, gettando l’occhio in avanti verso i play-off che saranno con un focus particolare sulla nostra Effe agrigentina. 

Buonasera Paolo e grazie di aver accettato di far “quattro chiacchiere” con noi. Quest’anno Sky ha seguito da vicino la Legadue italiana, e prevalentemente in realtà il girone Est per la presenza di entrambe le sponde di basketcity: la Fortitudo Bologna e la Virtus Bologna. Meno visibilità, invece, per il girone Ovest, anche a causa del fatto di annoverare piazze “meno storiche”. Che idea ti sei fatto sul livello generale della Legadue di quest’anno?

Mi è sembrato un torneo di buon livello. È chiaro che la limitazione del numero di stranieri arruolabili e l’alto numero di squadre al via toglie qualcosa in questo senso, ma d’altro canto ho avuto modo di vedere all’opera molti giovani italiani di talento e alcuni stranieri decisamente interessanti, proprio perché la limitazione del loro numero obbliga le società a sceglierli con estrema cura.

La regular season, così come lo svolgimento della Coppa Italia a Bologna, hanno mostrato un livello apparentemente maggiore nel girone Est rispetto che ad Ovest. Avendo commentato per sky partite di entrambi i gironi, che idea ti sei fatto sulle differenze tra i due gironi? Pensi che saranno confermati anche in postseason?

La Coppa Italia ha dato un’indicazione importante. Era il primo banco di prova per gli incroci tra i due gironi e le squadre dell’Est hanno fatto vedere qualcosa in più. In generale l’impressione è che da quella parte ci siano formazioni più attrezzate, ma la vera risposta la avremo soltanto quando inizieranno i playoff.

Proprio la presenza nella seconda lega nazionale di un gran numero di storiche piazze della palla a spicchi italiana ha acceso i riflettori su questo torneo almeno tanto quanto sulla serie A. Non pensi che, per un campionato di 32 squadre e così dispendioso non sarebbe stato giusto l’inserimento di almeno due promozioni nella massima serie?

Penso sinceramente che sarebbero poche anche due promozioni. Ritengo da sempre che nello sport sia importante dare stimoli e chances al maggior numero di soggetti possibile e quindi che ci debba essere un ricambio importante tra le varie stagioni. In questo tipo di situazione, se fosse compito mio decidere, stabilirei tre o quattro promozioni/retrocessioni a stagione.

I Play-Off a sedici squadre, provenienti peraltro da due diversi gironi, come insegna il passato hanno seriamente mischiato le carte nella post-season, dando spazio e risalto negli ultimi due anni a grandissime sorprese, sue tutte i percorsi compiuti rispettivamente dalla nostra Agrigento due anni fa e dalla Fortitudo Bologna lo scorso anno, entrambe eliminate solamente in finale partendo tutt’altro che da favorite. Quale squadra pensi potrà essere la rivelazione in chiave post season? E quale delle 32, invece, al netto del mercato ancora aperto, vedi in atto favorita per il salto di categoria?

Con una sola promozione in palio è obiettivamente impossibile scegliere una favorita. Credo che le bolognesi abbiano i requisiti per arrivare in fondo, così come Treviso, Biella e Trieste. E se ci sarà una sorpresa, secondo me arriverà da Ovest, dove ad esempio vedo una Tortona in costante crescita.

Quest’anno purtroppo non ha usufruito della visibilità data da Sky, e quindi non hai avuto modo di commentare alcuna partita della nostra Fortitudo. Dall’esterno, che idea ti sei fatto sulla nostra Effe agrigentina quest’anno? Dove pensi potrà arrivare la nostra compagine?

Sarebbe clamoroso essere la sorpresa due anni su tre, ma credo che Agrigento possa recitare ancora questo ruolo, anche se finora la stagione è stata contraddistinta da troppi alti e bassi. Determinante sarà anche la posizione in classifica al termine della Regular Season e quindi l’incrocio negli ottavi. Per come stanno le cose ora, cercherei di evitare in ogni modo di affrontare la Fortitudo!

Grazie mille Paolo per aver fatto “quattro chiacchiere” con noi, e speriamo di poterti avere ospite presto ad Agrigento per commentare qualche entusiasmante partita della post-season!